Stupri e abusi

A 27 anni cercano di distruggerle la vita, mossi da pulsioni e senza motivazioni, così, forse per noia o semplice arroganza. Samah è il nome di copertura della giovane donna tunisina che ho intervistato, con una stretta al cuore, ad un mese dall’orrido evento che le ha devastato l’esistenza. Samah lo scorso gennaio ha conseguito

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I fiori presidenziali

Lo chiamano il conservatore, lo etichettano indipendente e antisistema, si ricordano di lui dai tempi della rivoluzione, ne dimenticano tuttavia i fatti annessi. Kais Saied, l’ammaliatore dall’arabo antico, professore di diritto costituzionale, giurista in pensione, è l’uomo che si impone sullo scenario politico tunisino mal celando una certa arroganza culturale, di supremazia intellettuale, o più

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Toi. Arabe de merd!

Intervista a Sami Aidoudi, mediatore culturale per il progetto INLIMINE dell’Associazione Studi Giuridici per l’Immigrazione ASGI Sami è nato a Tataouine e studia Belle Arti. Nel profondo sud tunisino, al confine con la Libia non c’è guerra ma nemmeno lavoro. Mancano i servizi base per una città di 90.000 abitanti e proseguire gli studi implica

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Giornata dei martiri

Tunisi non dimentica. Oggi è la giornata dei martiri istituita per non dimenticare l’eccidio perpetrato dalle truppe di occupazione francesi il 9 aprile 1938. Una folla di persone manifestano pacificamente in Place du Gouvernement a Tunisi ricordando l’indipendenza dal gioco francese e l’istituzione della Repubblica del 1956. Elena Beninati 9 Aprile 2019 Tunisi


Tunisi a lutto

Poche ore di inferno, fine psicologia per decifrare le motivazioni di tre attentati in successione, rivendicati poi dall’isis…   27 Giugno 2019, 3.30 di notte, scatta l’allarme terrorismo: un commando attacca una stazione di radiotrasmissione protetta dall’esercito sul Monte Orbata, nei pressi di Gafsa. I militari mettono in fuga i terroristi e scatta la caccia all’uomo. Tunisi, h 10.45, un uomo

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Intervista a Marian, Rifugiata OIM- Campo profughi di Medenine – Tunisia

Intervista a Marian, fuggita dal suo Paese e condotta in segreto in territorio libico. Stuprata nei campi di “detenzione momentanea” in Libia, oggi è incinta di 8 mesi. Rifugiata OIM (Organisation internationale pour les migration) ma di fatto senza alcun diritto, vive senza soldi e senza prospettive nel centro profughi della Croce Rossa di Medenine,

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Un posto all’ONU

Credibilità e fiducia, i due temi che hanno reso oggi la Tunisia nuovamente protagonista della scena politica internazionale, sono i leitmotive del nuovo indirizzo seguito diplomaticamente dal Governo tunisino.  “I nostri successi diplomatici ci obbligano a perseverare nella lotta per la consacrazione dei valori di pace, giustizia, libertà e solidarietà”. Con questa dichiarazione il Presidente

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