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Tunisia, Algeria ed Egitto hanno ribadito da Tunisi il rifiuto di qualsiasi ingerenza esterna negli crisi libica. Lo si legge in un comunicato del ministero degli Esteri tunisino, dopo l’incontro nella capitale nordafricana dei ministri degli Esteri dei tre paesi confinanti alla Libia, ovvero Khemaies Jhinaoui per la Tunisia, Sameh Choukry per l’Egitto e Sabri Boukadoum per l’Algeria. Dai tre ministri è giunto ancora una volta l’invito alle parti in causa ad un immediato cessate il fuoco e a riprendere il dialogo sotto l’egida dell’Onu. Nella dichiarazione finale in 8 punti i ministri si mostrano preoccupati per la difficile situazione in Libia, e sostengono la necessità di continuare a lavorare per avvicinare le parti in conflitto e giungere ad un cessate il fuoco immediato. ”Non esiste soluzione militare alla crisi libica, è invece importante salvaguardare il processo politico”, si legge nel comunicato. Si è trattato della settima riunione dei ministri degli Esteri dei paesi confinanti con la Libia in un meccanismo che sottolinea il ruolo centrale ed essenziale degli stessi, interessati in primo luogo a causa delle implicazioni dirette della crisi libica.

ANSAmed 13 giugno 2019